Il Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat, il 12 dicembre del 1971, decreta la sua nomina di presidente dell’Ente Nazionale di Assistenza agli Orfani dei Lavoratori Italiani – ENAOLI, con il compito di preparare il graduale trasferimento delle competenze dell’ente alle Regioni. Mantiene l’incarico fino al 1979 ed in n questo periodo, oltre al decentramento amministrativo, si prodiga per un radicale rinnovamento educativo nei collegi, nonché per la costituzione del Centro Formativo di via Cassia per la formazione degli educatori, nel quale ha poi proseguito la sua funzione di docente (Pedagogia e Servizi sociali).

Testimoniano la sua particolare attenzione al coinvolgimento del personale nella logica e nelle operazioni di trasformazione dell’Ente, i numerosi suoi editoriali ed articoli contenuti nel periodico mensile “Informazioni al personale ENAOLI”, presenti negli anni dal 1972 al 1976. 

Nel 1971 viene istituita la Caritas presieduta da mons. Giovanni Nervo, intorno al quale si forma un gruppo, cui aderisce Luciano, che vanta esperti di assistenza, psicologi, giuristi ed educatori per riflettere e comprendere a fondo la realtà sociale e la presenza di associazioni con finalità solidaristiche.

Tra il 1973 e il 1975 in conseguenza di questo lavoro di ricerca si costituisce un gruppo operativo che si dedica alla possibile nascita di un movimento aconfessionale, autonomo sia dalla Caritas che da qualsiasi altra forma di collateralismo.

Nel 1974, Luciano è impegnato nell’organizzazione del convegno “La responsabilità dei cristiani di fronte alle attese della carità e della giustizia”, passato poi alla storia con l’appellativo di “Convegno sui Mali di Roma”, dove è chiamato a riportare nelle conclusioni le risultanze del convegno al cospetto di 5000 partecipanti, tra i quali anche – come osservatori –  alcuni studiosi di Paesi europei. Dopo il Convegno entra a far parte del gruppo di lavoro istituito dal card. Ugo Poletti per la traduzione pratica, nella diocesi, delle conclusioni convegnistiche. Inoltre, nel periodo 1974-76 coadiuva, con un ristretto numero di laici, mons. Bartoletti per la stesura del documento base così come per l’organizzazione del convegno “Evangelizzazione e promozione umana”. Nello stesso periodo sono da ricordare le collaborazioni, sempre nel settore formativo, con la FIRAS e l’USMI, con gli Orionini, con il Pontificio Ateneo Salesiano e con la Pro Civitate Cristiana.

Nel 1978 fonda assieme ad un gruppo di amici il Movimento del Volontariato Italiano – Mo.V.I., una struttura federativa su scala nazionale di organizzazioni di volontariato laiche e cattoliche, impegnate nell’assistenza delle fasce svantaggiate della società e nella formazione dei volontari. Il Movimento nasce con la consapevolezza che il volontariato debba fare rete e assumere un ruolo “politico”, di interlocutore autorevole e sussidiario nei confronti delle istituzioni.

 

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