Per chi è impegnato, nel sociale, come operatore o come volontario è appena uscito un testo che non può mancare nelle nostre librerie.
Parliamo dell’ultimo lavoro di Riccardo Sollini Direttore della Comunità di Capodarco dell’ Umbria.
“DIS-SERVIZIO SOCIALE, COME LO ABBIAMO DISUMANIZZATO”.
Prefazione di Marco Bentivogli. – Pendragon Editore. Bologna
Una narrazione autentica che rivela un’esperienza diretta delle difficoltà comunitarie. La crisi attuale dello stato sociale, aggravata da specializzazione, burocrazia e una politica sorda alle voci più deboli, sta erodendo l’umanità degli interventi sociali. Per superare questa situazione, potrebbe essere necessario rivedere radicalmente il nostro approccio alle relazioni di aiuto e al sostegno individuale, così come la gestione dei servizi sociali.
Ponendo al centro le persone più vulnerabili, i loro diritti, storie e dignità, possiamo intraprendere un cammino di amore, vicinanza e supporto. Questo cambiamento potrebbe rappresentare la rivoluzione necessaria. Forse, proprio dalla crisi che molte comunità stanno vivendo, potrebbe nascere l’idea di una nuova comunità, un progetto che riformi il servizio sociale focalizzandosi su relazioni, comunità e territorio, coniugando scienza e umanità. Immaginare un welfare che si trasformi radicalmente, riconoscendo il valore insostituibile delle relazioni umane, potrebbe essere la chiave per una società e un’umanità migliorate.
Come ha ben scritto nel volume – le storie che incrocio, liete o dolorose, sono l’essenza del mio lavoro assistenziale. Ogni mio gesto quotidiano incide sulla vita di qualcuno e, trasformando le mie esperienze in racconti, posso contribuire a un cambiamento politico del modello lavorativo e, in un certo senso, del sistema di welfare stesso.
Un testo per avviare e proseguire un dibattito, guardandolo attraverso la lente di una Comunità come è stata e ancora è Capodarco.
Perché proprio da queste esperienze si percepisce il grande valore delle relazioni, un valore liberante.
Forse il caso di ripartire proprio da qui.
Il futuro del settore non profit dipende dalla nostra capacità di integrare azione e esistenza. Senza questa sinergia, non è possibile costruire una comunità efficace.
Emanuele Alecci
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